PALAZZO VALIER , in Canal Regio a VENEZIA
Presenti in Venezia sin dal XIV secolo,i Gonella , proprietari di una tintoria ed una posta alle "ciovere" , furono costruttori di numerose case a San Giobbe tra cui un palazzo nella riva opposta
alla Punta di San Giobbe , dove nacquero Bertucci e Silvestro Valier, eletti Dogi rispettiva mente nel 1656 e nel 1694 .
Palazzo Valier (già Ca’ Gonella), fu acquistato nel 1572 dal prozio di Bertuccio , di nome Silvestro.
L'edificio era grandioso ed era noto per avere una delle più spaziose sale di Venezia .
Il Ridolfi ricorda che esternamente era affrescato con chiaroscuri rappresentati storie e fantasie per opera del pittore Santo Zago .
Il Doge Silvestro non ebbe discendenza diretta , a Valerio ( nato nel 1685 ) figlio di Bembo , della linea Valier di S. Maria Formosa andò la proprietà del palazzo .
La costruzione non ebbe una sorte delle più felici, infatti nel 1541 un temporale “rovinò tutti li camini della Cha’ Gonella”, seguito da un incendio nel
1756.
Il Palazzo fu definitivamente demolito tra il 1789 e il 1805 per costruirvi delle abitazioni.
In seguito, nella seconda metà del Novecento,abbattute le case vi trovarono posto gli uffici delle poste.
VILLA VALIER
(Mira Porte , riva sinistra del Brenta ).
La Villa, di origine cinquecentesca, è presente nelle incisioni del Coronelli e del Costa, dalle quali si può ben notare come nel corso del tempo (nell'800) siano state demolite sia la
prestigiosa facciata che un'ala , per sottrarsi alla tassa sul lusso.Rimangono comunque una bella barchessa, con porticato, una chiesetta secentesca, oltre ad un grande parco.All'interno, una
bella scala a chiocciola e decorazioni pittoriche.
Esisteva anche un dipinto di Alessandro Maganza che raffigurava una suonatrice di chitarra.
Nel 1734 la proprietà,, fu acquisita dai Valmarana ed ai lati i della villa furono edificate due strutture con pianta ad L entrambe caratterizzate da una monumentale serliana da un imponente
colonnato, la prima con la funzione di annesso agricolo e la seconda con l'uso di foresteria. La foresteria, unica parte aperta al pubblico, costituisce la parte più interessante, infatti,
l'interno, che ancora oggi conserva l'arredamento originale, è riccamente affrescato da Michelangelo Schiavoni (1712-1772) detto il Chiozzotto.
Gli affreschi, che, nel 1908, erano stati ricoperti a calce per adattare le barchesse ad uso di magazzino-stalla e cantina-osteria, sono stati recuperati nel 1962 per opera dello scultore Luciano
Minguzzi allora della villa. Nel soffitto del salone centrale, all'interno di un cielo tiepolesco è rappresentata la Gloria della famiglia Valmarana; inserite in un contesto originale, tra i
lazzi ed il lavoro campestre, le figure di Diana, Marte, Apollo e Minerva si accompagnano a paggi, dame e popolane che, spuntando magicamente dalle pareti, osservano lo spettatore da un'illusoria
balaustra. Nelle stanze laterali la raffigurazione delle arti liberali e paesaggi eseguiti a chiaroscuro.
Recentemente ristrutturata e restaurata nei minimi dettagli l'incantevole villa del 1500 rimane placidamente adagiata sulle rive del fiume Brenta a Mira.
Impreziosita da un antico oratorio e un’imponente barchessa la villa è immersa in un lussureggiante giardino di alberi secolari, per una superficie totale di 20.000 mq. Distinguendosi per la capienza degli spazi e la posizione è attualmente utilizzata per cerimonie e congressi.
Villa Valier ebbe l’onore di ospitare alcune tra le più influenti famiglie nobiliari veneziane e fu scelta come abitazione privata sullla terraferma da ben due Dogi Valier, Bertucci e Silvestro ( padre e figlio ).
Ad immortalarne la fama contribuirono i festeggiamenti ufficiali che Silvestro Valier promosse nella dimora di Mira nel 1666 in occasione del passaggio per gli Stati Veneti della Serenissima di Margherita, figlia del Re di Spagna, in viaggio per raggiungere il futuro marito Leopoldo I d’Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero:
un ricevimento che per sfarzo ed eleganza fece parlare di sé in tutta Europa.
"M. Boschini"
Palazzo Valier. Residenza della linea di San Silvestro .
S.Polo 1022, Rio terà San Silvestro, canale interrrato dall'amministrazione austriaca di inizio Ottocento.
Situato di fronte alla chiesa di San Silvestro, l'edificio risale al periodo
pre ottocentesco ed è del tipo a fronte tricellulare.
La struttura del corpo principale del Palazzo, che sorge su antiche preesistenze bizantine, risale alla fine del '500, e ha subìto successivi ampliamenti, i più recenti dei quali sono due ali di edilizia popolare che risalgono al secolo XIX.
Si dice che in questo palazzo morì il celebre pittore Giorgione.
Fu residenza dei nobili Girolamo ( nato nel 1768 ), Zaccaria e Maria Valier figli di Ottaviano ( nato nel 1719 ). Girolamo ebbe Ottaviano (*1801) ed Alessandro (*1803 ) bisnonno dell'autore di questo sito.